Le migliori partite di Alekhine - Vol.1 + Vol.2+ Vol.3
Por um escritor misterioso
Descrição
Le migliori partite di Alekhine - Vol.1 + Vol.2+ Vol.3 LE DUE TORRI Scacchi e scacchiere di tutti i tipi, in plastica e in legno. Fornitori ufficiali della Federazione Scacchistica Italiana. Spedizione gratuita sopra i 35€. Dai Scacco Matto a tutti!
Alekhine - le mie migliori partite vol.1 1908-1923 Alexander Alekhine rapì la scena scacchistica con il suo gioco fantasioso e appassionato, che lo portò a sovrastare tutti i suoi avversari e a conquistare lo scettro di Campione. Le sue partite sono in assoluto delle gemme, le sue concezioni colpi di genio che danno vita a scintillanti combinazioni e a sacrifici inauditi. Rigiocare una sua partita è sempre un avventura dello spirito, eccitante e appagante, e i suoi commenti sono un autentico atto d’amore per l’arte cui ha dedicato la vita. Visse infatti per gli scacchi, per essi rinunciò al suo paese, dimenticò gli affetti. Prima venivano gli scacchi, sempre ed ovunque, perchè giocare significava creare e un artista non può sottrarsi al demone che è in lui, al demone della creazione. Ha scritto il tredicesimo Campione del mondo Gary Kasparov: ”Le partite e i commenti di Alekhine furono per me un apripista e influenzarono il mio gioco fin dalla prima età volevo emulare il suo stile dinamico. Mi innamorai dei suoi concetti fantastici, della complessità del suo gioco. Alekhine era in grado di avviare un attacco all’improvviso, apparentemente senza preparazione, un lampo distruttivo in un cielo sereno”.Se ci trovassimo sulla proverbiale isola deserta ed avessimo l’improbabile possibilità di scegliere un unico libro di scacchi da tenere con noi, Le mie migliori partite potrebbe essere il libro ideale. Alekhine - le mie migliori partite vol.2 1924-1937 ``Vorrei tanto potermi dedicare in solitudine alla creazione, senza dover adattare i miei piani a quelli del mio avversario, per riuscire a creare qualcosa che durerà nel tempo. Ahimè l`avversario, questo collaboratore involontario e casuale, che della Bellezza ha sempre una nozione diversa dalla nostra e che spesso non è all`altezza della situazione! Che tormento sentirsi condizionato da un altro e non poter dar libero corso alla propria fantasia!``. Questo sfogo di Alekhine descrive bene lo stato d`animo del più creativo giocatore di tutti i tempi. Certo, vengono in mente Tal e Bronstein, ma Alekhine è unico nella sua ossessiva ansia creativa e nella formidabile capacità di lavorare al perfezionamento del suo gioco. Dagli archivi di storici e ricercatori scopriamo che nel suo periodo migliore giocava tra le mille e le duemila partite all`anno, una cifra che concorda con la stima fatta dallo stesso Alekhine di aver giocato almeno 50.000 partite già all`età di 48 anni. Se a ciò aggiungiamo il suo lavoro analitico e la sua preparazione ai tornei e ai match, ne consegue che Alekhine conduceva una vita da monaco trappista, sordo ad ogni lusinga del mondo, confortato solo dalla sua fede. Le migliori partite di Alekhine 1938-1945 CON NUOVE ANALISI RIVEDUTE E CORRETTE CHE AMPLIANO QUELLE ORIGINALI Questo volume è il terzo di una famosa trilogia: il primo volume (1908-1922) mostra l’ascesa di Alekhine verso l’olimpo scacchistico; il secondo (1924-1937) copre il periodo nel quale la sua forza si espresse al massimo livello, mentre questa terza parte si occupa degli ultimi anni della sua parabola scacchistica (1938-1945). Come è noto le partite dei primi due volumi sono state scelte e commentate dallo stesso Alekhine, mentre il terzo volume nasce dalla volontà del suo grande ammiratore,il campione inglese C. H. O’D Alexander, di non privarci degli ultimi capolavori del 4° Campione del Mondo. Il libro fu pubblicato per la prima volta nel 1949, pochi anni dopo la morte di Alekhine avvenuta nel 1946, e da allora si sono susseguite innumerevoli ristampe. L’idea di tradurre questa terza parte della trilogia di Alekhine è nata dalla semplice constatazione che esistevano già da tempo le traduzioni in italiano dei primi due volumi e che quindi era doveroso completare la serie per il lettore italiano. Ma quella che doveva essere una semplice traduzione si è evoluta in qualcosa di più complesso. Tutte le partite sono state passate al vaglio spietato dell’analisi dei più recenti e forti programmi di scacchi e, com’era prevedibile, molte mosse giocate e varianti suggerite, si sono rivelate decisamente migliorabili. Ed è stato sorprendente constatare quanto spesso questi inevitabili errori di analisi ribaltassero considerazioni strategiche evidentemente troppo astratte. Per rispetto dell’opera originale i commenti di Alexander sono stati lasciati intatti indicando nelle note a fine partita i possibili miglioramenti. In queste note l’esperto di aperture Claudio Pantaleoni evidenzia anche eventuali discrepanze fra quelle che erano le convinzioni e i pregiudizi di allora, e quelle che sono le conclusioni attuali della moderna Teoria delle Aperture. Alla fine il risultato è come un piccolo gioiello dimenticato in un cassetto e restaurato in tempi moderni: restituito ai posteri con ancora più luce. Alexander (che si firmava CHO’D Alexander) è stato un fortissimo giocatore: due volte campione britannico, nel 1946 batté nel radio-match Gran Bretagna-Unione Sovietica nientemeno che Mikhail Botvinnik. E’ più noto al largo pubblico per essere stato durante la II guerra mondiale uno dei principali criptoanalisti impegnati nel decifrare i messaggi segreti tedeschi, tra cui il famoso Codice Enigma, dalla cui storia nel 2014 è stato tratto un film dal titolo «The imitation game» .Alexander volle completare nel 1949 con questo volume la raccolta delle migliori partite del grande campione russo (morto nel 1946) tributando così un omaggio a quello che è considerato forse il più grande giocatore d’attacco di tutti i tempi.
Alekhine - le mie migliori partite vol.1 1908-1923 Alexander Alekhine rapì la scena scacchistica con il suo gioco fantasioso e appassionato, che lo portò a sovrastare tutti i suoi avversari e a conquistare lo scettro di Campione. Le sue partite sono in assoluto delle gemme, le sue concezioni colpi di genio che danno vita a scintillanti combinazioni e a sacrifici inauditi. Rigiocare una sua partita è sempre un avventura dello spirito, eccitante e appagante, e i suoi commenti sono un autentico atto d’amore per l’arte cui ha dedicato la vita. Visse infatti per gli scacchi, per essi rinunciò al suo paese, dimenticò gli affetti. Prima venivano gli scacchi, sempre ed ovunque, perchè giocare significava creare e un artista non può sottrarsi al demone che è in lui, al demone della creazione. Ha scritto il tredicesimo Campione del mondo Gary Kasparov: ”Le partite e i commenti di Alekhine furono per me un apripista e influenzarono il mio gioco fin dalla prima età volevo emulare il suo stile dinamico. Mi innamorai dei suoi concetti fantastici, della complessità del suo gioco. Alekhine era in grado di avviare un attacco all’improvviso, apparentemente senza preparazione, un lampo distruttivo in un cielo sereno”.Se ci trovassimo sulla proverbiale isola deserta ed avessimo l’improbabile possibilità di scegliere un unico libro di scacchi da tenere con noi, Le mie migliori partite potrebbe essere il libro ideale. Alekhine - le mie migliori partite vol.2 1924-1937 ``Vorrei tanto potermi dedicare in solitudine alla creazione, senza dover adattare i miei piani a quelli del mio avversario, per riuscire a creare qualcosa che durerà nel tempo. Ahimè l`avversario, questo collaboratore involontario e casuale, che della Bellezza ha sempre una nozione diversa dalla nostra e che spesso non è all`altezza della situazione! Che tormento sentirsi condizionato da un altro e non poter dar libero corso alla propria fantasia!``. Questo sfogo di Alekhine descrive bene lo stato d`animo del più creativo giocatore di tutti i tempi. Certo, vengono in mente Tal e Bronstein, ma Alekhine è unico nella sua ossessiva ansia creativa e nella formidabile capacità di lavorare al perfezionamento del suo gioco. Dagli archivi di storici e ricercatori scopriamo che nel suo periodo migliore giocava tra le mille e le duemila partite all`anno, una cifra che concorda con la stima fatta dallo stesso Alekhine di aver giocato almeno 50.000 partite già all`età di 48 anni. Se a ciò aggiungiamo il suo lavoro analitico e la sua preparazione ai tornei e ai match, ne consegue che Alekhine conduceva una vita da monaco trappista, sordo ad ogni lusinga del mondo, confortato solo dalla sua fede. Le migliori partite di Alekhine 1938-1945 CON NUOVE ANALISI RIVEDUTE E CORRETTE CHE AMPLIANO QUELLE ORIGINALI Questo volume è il terzo di una famosa trilogia: il primo volume (1908-1922) mostra l’ascesa di Alekhine verso l’olimpo scacchistico; il secondo (1924-1937) copre il periodo nel quale la sua forza si espresse al massimo livello, mentre questa terza parte si occupa degli ultimi anni della sua parabola scacchistica (1938-1945). Come è noto le partite dei primi due volumi sono state scelte e commentate dallo stesso Alekhine, mentre il terzo volume nasce dalla volontà del suo grande ammiratore,il campione inglese C. H. O’D Alexander, di non privarci degli ultimi capolavori del 4° Campione del Mondo. Il libro fu pubblicato per la prima volta nel 1949, pochi anni dopo la morte di Alekhine avvenuta nel 1946, e da allora si sono susseguite innumerevoli ristampe. L’idea di tradurre questa terza parte della trilogia di Alekhine è nata dalla semplice constatazione che esistevano già da tempo le traduzioni in italiano dei primi due volumi e che quindi era doveroso completare la serie per il lettore italiano. Ma quella che doveva essere una semplice traduzione si è evoluta in qualcosa di più complesso. Tutte le partite sono state passate al vaglio spietato dell’analisi dei più recenti e forti programmi di scacchi e, com’era prevedibile, molte mosse giocate e varianti suggerite, si sono rivelate decisamente migliorabili. Ed è stato sorprendente constatare quanto spesso questi inevitabili errori di analisi ribaltassero considerazioni strategiche evidentemente troppo astratte. Per rispetto dell’opera originale i commenti di Alexander sono stati lasciati intatti indicando nelle note a fine partita i possibili miglioramenti. In queste note l’esperto di aperture Claudio Pantaleoni evidenzia anche eventuali discrepanze fra quelle che erano le convinzioni e i pregiudizi di allora, e quelle che sono le conclusioni attuali della moderna Teoria delle Aperture. Alla fine il risultato è come un piccolo gioiello dimenticato in un cassetto e restaurato in tempi moderni: restituito ai posteri con ancora più luce. Alexander (che si firmava CHO’D Alexander) è stato un fortissimo giocatore: due volte campione britannico, nel 1946 batté nel radio-match Gran Bretagna-Unione Sovietica nientemeno che Mikhail Botvinnik. E’ più noto al largo pubblico per essere stato durante la II guerra mondiale uno dei principali criptoanalisti impegnati nel decifrare i messaggi segreti tedeschi, tra cui il famoso Codice Enigma, dalla cui storia nel 2014 è stato tratto un film dal titolo «The imitation game» .Alexander volle completare nel 1949 con questo volume la raccolta delle migliori partite del grande campione russo (morto nel 1946) tributando così un omaggio a quello che è considerato forse il più grande giocatore d’attacco di tutti i tempi.
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